Si ritiene possa essere d’interesse analizzare le operazioni di M&A prima e dopo l’avvento del Covid-19, per questo motivo si è preso a riferimento il report pubblicato da Datasite, fornitore leader globale di servizi SaaS per l’industria M&A. Recentemente infatti Datasite, in partnership con Mergermarket, strumento di sviluppo aziendale pensato appositamente per l’industria M&A, ha pubblicato il report Deal Drivers riguardante il primo trimestre del 2021. Il report esamina le attività di mercato locale a livello mondiale, racchiudendo in sé informazioni molto utili su: le operazioni di M&A (mergers and acquisitions), le migliori offerte, le sfide future e le informazioni specifiche di settore.
Dopo un 2020 volatile, caratterizzato da un improvviso calo dei deal a causa della prima ondata di Covid-19 e dei seguenti lockdown generalizzati, il mercato ha visto una forte ripresa grazie all’adattamento dei dealmakers. In merito a questo, i Paesi EMEA hanno pubblicato una serie di dati sulle operazioni di M&A nei primi tre mesi del 2021.
In seguito alla crisi del 2020, in Italia e nella penisola iberica c’è stata una forte ripresa dell’attività di M&A, il cui valore ha registrato una crescita a doppia cifra nonostante il calo dei volumi. In particolare, Deal Drivers ha esaminato le operazioni di M&A nel primo trimestre 2021 e ha riportato che il valore dei deal in Italia, Spagna e Portogallo è stato di 36,3 € miliardi, in rialzo del 28% su base trimestrale e del 99% su base annuale. Per quanto riguarda i volumi, sono stati conclusi 248 deal, con una flessione rispettivamente del 34% sul trimestre e del 7% sull’anno precedente.
Il valore dei deal nella regione è stato supportato dall’attività nel settore TMT (tecnologia, media e telecomunicazioni): rispetto al 2020, il valore totale delle operazioni nel settore TMT è aumentato da 1,4 a 9,7 € miliardi. La più grande operazione del trimestre nel settore TMT vede Nexi, gruppo con sede a Milano specializzato in servizi per il pagamento digitale delle banche, acquisire la rivale SIA per formare uno dei principali player europei di tecnofinanza. Il deal da 4,8 € miliardi è l’ultimo esempio di una serie di fusioni nel settore del pagamento europeo, dove la dimensione dell’azienda è diventata sempre più importante per gestire la crescente domanda dei consumatori. Il secondo settore in termini di valore è quello dell’energia e delle utilities che ha visto un aumento del 227% su base annuale con un valore dei deal che si attesta a 7,3 € miliardi. Il settore dei servizi finanziari è al terzo posto, dove la più grande operazione vede il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano portare a termine l’acquisizione di SACE dalla controllata statale Cassa Depositi e Prestiti, per un controvalore di € 4,3 miliardi.
Come scritto nel report sopra menzionato: “guardando al futuro, i dealmakers italiani sperano che l’allentamento delle restrizioni pandemiche e le previsioni ottimistiche in merito alla crescita economica sosterranno l’attività di negoziazione, permettendo al settore M&A di continuare a crescere sulla spinta dal primo trimestre”. In particolare, si prevede una crescita del PIL italiano del 4,2% nel corso del 2021, mentre l’indice italiano FTSE Mib è salito al 10,18% (http://it.andersen.com/category/approfondimenti/legal/- 07-21)